Il punto adesso non è difendere il cristianesimo rispondendo con espressioni di Papa Francesco contro la guerra e per la pace o dichiarazioni formali delle chiese minoritarie.
Il punto è che l’imperialismo di Putin ha radici davvero storiche, talmente storiche da essere mitologico-medievali, e il Patriarca Cirillo interpreta esattamente questo ruolo mitologico-medievale, per tenere disinformata e oppressa una popolazione, quella russa, che però non è piú medievale, e dalla mitologia può difendersi, se informata.
A Mosca e San Pietroburgo ho appreso che i pagamenti quotidiani erano tutti fatti con bankomat, che il denaro in monete e banconote pratcamente non veniva piú usato. Fino a pochi giorni fa. Le stazioni di metropolitana non avevano piú neanche i botteghini per acquistare i biglietti, si pagava col bankomat. Adesso, file interminabili, il sistema telematico sta saltando.
Ad un popolo, quello russo, cui non si parla della guerra in atto, e una bella giornalista nell’ora di punta dice che i ribelli ucraini perderanno di certo perchè sono tutti froci mentre i soldati russi mandati a difendere la patria contro i neonazisti in rivolta sono veri uomini, i conti presto non torneranno.
La censura su internet è giá in azione, ma il popolo russo conosce la tecnologia, non è piú il popolo medievale cui Putin e Cirillo si rivolgono.
Bisogna informare il popolo russo, e superare questa mitologia di potere e morte, e aprire tutti gli occhi sulla realtá, che sará anche guerra e bombardamento di un ospedale pediatrico, orrore assoluto, ma la realtá è vita, e la vita vuole vivere.