Essere sempre attivi sembra una grande qualità. Dire ad una persona che è sempre attiva è un complimento.
E invece mi trovo sempre di piú a considerare come la qualità maturi nell’ozio, inteso come il darsi tempo perchè il nostro complesso e complicato ma ricchissimo e strabiliante sistema psico-sensorio-emotivo-motorio possa rielaborare tutto ciò cui siamo quotidianamente sottoposti, e tutto ciò che gli somministriamo come gli allevatori di oche fanno per produrre il “prelibato” foie gras, senza considerare che noi stessi siamo l’allevatore, ma siamo anche l’oca ingozzata e infine assassinata e quindi, in questa dinamica, cannibalizzata, per un piacere superfluo, di poco conto, e anche dannoso.
L’atteggiamento masochistico e autopredatorio dell’essere sempre attivi e brillanti per dimostrare a noi stessi e al mondo il nostro valore ha il suo specchio nello spirito di competizione con tutti coloro che in qualche modo si pongono di fronte a noi ponendoci in scacco, e cui vogliamo propinare le mosse giuste perchè in scacco siano loro a cadere.
Ma poi, in una giornata non facile, al cui ricatto non ho ceduto, e in cui mi sono concesso il tempo di cui avevo bisogno per oziare, facendo tacere il senso del dovere di fare ciò che era in programma e che era necessario, cioè studiare; al momento, verso sera, che, recuperata la mia provvisoria pace, mi sono seduto al pianoforte per la Quarta Ballata di Chopin che mi aspettava, lei è nata dalle mie mani e da tutto il mio complicato sistema come avevo solo potuto, finora, immaginarla, come ne avevo vagheggiato in “Waldemar”, e, anzi, sono tornato alle pagine di “Waldemar” dove ne scrivo, e ho distillato la giusta chiosa a tutto quel discorso complicato e complesso, che infine, in modo del tutto imprevisto, dalla prosa si è sintetizzato in poche righe, come in versi.
E tutto questo in una giornata in cui forze manipolatrici esterne mi spingevano ancora una volta ad un attivismo socialmente utile e adeguato alla sfida in atto e personalmente appagante quanto masochistico.
Ho resistito. Mi sono concesso un po’ di ozio. Ne avevo bisogno. Quello si che era necessario.
E ho ricevuto grandi regali.