

Ratzinger muore, e Bergoglio compie il suo dovere senza trasporto, senza la sua tipica empatia. Cosa succede? un momento di veritá nel momento cerimoniale totalmente nuovo (mai un Papa aveva fatto il funerale ad un altro Papa) e fintamente protocollare. Ratzinger, il reintegratore dei tradizionalisti della messa in latino, che a detta del suo fido Georg si era massimamente addolorato per il drastico passo indietro sull’argomento fatto da Bergoglio (!), il Ratzinger teologo e per decenni a capo dell’Inquisizione che tutto aveva fatto contro la secolarizzazione e per la riaffermazione della verità cattolica, rinunciando al papato in realtà ha messo la bomba piú potente, e inimmagginabile, sotto il soglio di Pietro, e ora Bergoglio, debole quanto mai nella sua vittoria di Pirro, non puó che preoccuparsi per la tenuta stessa della Chiesa Cattolica schiacciata dalle ombre della pedofilia e della finanza.
La Regina Elisabetta morí osannata lasciando un nuovo Re che non piace a nessuno, e con la mina esplosa, proprio in questi stessi giorni, di Harry, che porta di fatto avanti la nemesi della madre Diana Spencer partita dal suo celebre “abito della vendetta”.
Le due monarchie piú antiche e potenti (simbolicamente e non solo) del mondo fino a tutto il 2022, stanno finendo.
Bene. Era ora.
Nessuno però ha da rallegrarsene, perchè la loro fine dissolverà equilibri secolari se non millenari, e il conto siamo certi che lo pagheremo tutti, nella speranza che il passaggio epocale non sia troppo lento e che sia seguito da qualcosa di migliore.
Nessuna rivoluzione ha creato le due situazioni: solo crisi interne, profondissime. Le peggiori e le piú pericolose.