Chi è contro la libertá di espressione?
Il confine tra questa libertà e la sicurezza nazionale in un periodo sensibile se non di guerra dichiarata è molto labile. Il concetto stesso di “sicurezza nazionale” normalmente mi fa inorridire. Ai tempi, per intenderci, chi scriveva Kossiga lamentava la perdita di democrazia in atto con la “scusa” della lotta al terrorismo.
E con delle ragioni.
Adesso, penso che la lista fatta dal Corriere sia un gesto politico utile. Tra le tante libertà di espressione, è una di quelle che io trovo piú utili.
Io poi non sono nessuno, ma mi prendo l’arbitrio di affermare che i pacifismi a fini elettorali hanno sulla coscienza molti morti in Ucraina e il rafforzanento dell’azione militare speciale, che non può essere chiamata guerra, di quel brav”uomo di Putin; e di dire che armare di più e sul serio l’Ucraina nell’assedio di Mariupol avrebbe portato ad essere adesso al tavolo delle trattative.
Io resto a sostenere il Presidente della Repubblica Ucraina, il cui territorio è stato invaso e viene totalmente distrutto.
L’Unione Europea si compiace di essere ostaggio di Orban, pupazzone funzionale a difendere gli interessi economici di Germania, Francia e Italia.
Quel che dico io, Signor Nessuno, non vale una lira. Ma sono libero di dirlo, e sono libero di andare oltre le manipolazioni, finchè ci riesco.
Vorrei proprio avere qualche definizione sensata di concetti quali:
– interesse nazionale
– politica nazionale
– diritto di autodeterminazione dei popoli
– collocazione geopolitica
e infine, dalle destre che si scoprono cosí attente al diritto di espressione e cosí aperte alle ragioni dell”invasore:
– Patria
– Nazione
