il pianoforte sta all’orchestra come il cinema in bianco e nero sta al cinema a colori.
Il pianoforte ha una sola gamma di colori, ma con infinite sfumature in quella gamma; la sua potenza puó riempire una grande sala come i suoi sussurri.
Come nel cinema in bianco e nero, le linee al pianoforte possono stagliarsi anche piú nettamente che in un’orchestra. L’indefinitezza del suono pianistico puó anche toccare il magma dell’indifferenziato.
Come tutti i soggetti troppo dotati, rischia facilmente l’effettismo circense, il compiacimento narcisistico, lo svendersi per ovvia versatilitá ad andar con tutti.
Ma dove i tanti grandi Compositori gli hanno dedicato i loro immensi pensieri specifici, il pianoforte, come il cinema in bianco e nero, va dritto all’inconscio, e svela ogni profonditá e ogni veritá di relazione.