i sessanta: no, non ne parlo
i settanta, le medie e il liceo
gli ottanta gli studi il lavoro il grande progetto
i novanta la felicità e la caduta
i 2000 i cambiamenti necessari e il dolore
i 10 il ritorno e il tempio del tempo
i 20 la solitudine e la ripartenza, per ora…
e poi tutto sembra compresente, nello stesso arco di una stessa settimana, come ogni decade fosse una giornata
“e fu sera e fu mattina”
e il mondo intorno che è cambiato, come quando mi svegliavo di notte senza ricordare, nel momento, in che cittá fossi, e avrei potuto essere ovunque, perchè non riconoscevo. Nulla.
e le persone che incontro piú volte nel corso delle decadi e vedo su di loro la vita ch’è passata e che passerà, e mi intenerisco perchè so che loro vedono gli stessi segni su di me, ma che io stento a riconoscere, mentre su di loro sono cosí chiari
e penso che la mia settimana, “e fu sera e fu mattina”, non ancora finita, e che qualcosa, si, ho fatto, ho fatto… e un pensiero di un’amica commentato da un altro amico, che mi si rinnova ad ogni sera ed ogni mattina
l’istinto di tornare a casa (nonostante tutto)
avercela…
