Quando ero ragazzino, tra le medie e le superiori, quando c’era ancora il meraviglioso teatro in TV e ad ogni telegiornale si parlava di attentati terroristici e di trame nere, leggevo le strisce di Linus, e l’epopea del Grande Cocomero. Sognavo di essere in un altro mondo, dove la vita era si grama e nevrotica, ma tutto succedeva tra un monologo di Snoopy, una battuta di baseball mancata di Charlie Brown, una strigliata isterica di Lucy e un’uscita esilarante di Sally Brown, mentre Schroeder suonava Beethoven e se ne fregava del mondo e non aveva bisogno d’altro. E poi il grande mistero del Grande Cocomero, per metterci dentro tutti i dubbi. Ecco, io sognavo di avere Halloween. Ora c’è dappertutto, e per mia fortuna io mi tengo il mio sogno.