“il suicidio di … proprio non l’ho capito”
“particolarmente efficace nel delineare le figure femminili, Germana mi ha commosso”
“ma pure lui! no è troppo!”
“una scrittura che mi tira dentro, inquietante”
“il suicidio di … lo capisco perfettamente”
“le parti musicali mi annoiano”
“la copertina è orribile”
“davvero profondo”
“una madre cosí assente per un omosessuale? mi pare poco credibile”
“una scrittura fisica”
“tra tanti problemi, riesci comunque a dare speranza”
“troppo complesso, non riesco a seguire tutto”
“ma insomma, si mette a mangiare come un poveretto! e su!”
“bellissima la copertina!”
“sei misogino”
“parli della musica regalando le emozioni dell’ascolto”
“la madre è dappertutto perchè regala a Saverio la passione per i libri”
“le descrizioni sono evocative”
“una scrittura onirica”
“le donne sono sempre mute e non hanno rilievo”
“una precisione incredibile: pure l’alloro da cucina, che nessuno distingue da quello ornamentale!”
“belli i periodi brevi”
“ma quanto hai studiato nella tua vita?”
“periodi lunghi che rischiano di crollare e poi svoltano come non ti aspetti”
“tutti argomenti che non mi interessano, ma voglio arrivare in fondo per come scrivi”
“forse potevi approndire meglio i personaggi”
“scrittura di qualità, ma non per tutti”
“non puoi non rispecchiarti, vicende universali”
MA È TUTTA AUTOBIOGRAFIA, NO?
rispondo: NO.
Ma pare che Waldemar viva bene in chi lo legge: ognuno ci trova cose diverse.
